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sabato 28 marzo 2009 (ore 22.00) domenica 29 marzo 2009 (ore 16.00 e 21.30)

 
*THE WRESTLER* di Darren Aronofsky
con Mickey Rourke, Ernest Miller, Marisa Tomei, Todd Barry, Eva Rachel Wood [U.S.A., 105′, drammatico]
È bello e struggente The Wrestler di Aronofsky che racconta la vita del lottatore Randy, tra spettacolo ed emarginazione. La cosa più sottolineata, quando The wrestler ha vinto il Leone d’ oro a Venezia e poi quando Mickey Rourke è stato candidato all’ Oscar (andato a Sean Penn) come miglior protagonista, riguardava la coincidenza tra attore e personaggio. Nel vestire la pelle di Randy “The Ram” Robinson, campione di lotta in declino, Rourke sembra rimettere in scena la sua storia personale. Scritto da Robert D. Siegel, The Wrestler è anche questo: una biografia del suo protagonista. In odio del successo, e alla ricerca di un’autodistruzione artistica, Rourke ha dissipato la propria immagine d’attore. Ancora di più, ha dissipato se stesso, la sua vita e il suo corpo. Sono sue le cicatrici che fanno mostruoso il volto di Randy. Ma in realtà l’attore ha lavorato da attore, da una parte allenandosi e gonfiando i muscoli, dall’altra sublimando nel personaggio un se stesso segreto insieme fragile e combattivo. Un processo interpretativo quasi purificatorio congeniale alle corde del regista Darren Aronofsky che passa dal dramma cabalistico P greco , che lo lanciò nel 1998 al Sundance, allo psichedelico new age di The Fountain (2006 Venezia), annientato dalla critica che, senza memoria, ha applaudito due anni dopo il regista Leone d’oro. Eppure The Wrestler mantiene, nella sua forma di «reportage», quel tocco metafisico da sogno oltre il sogno di The Fountain e ci lascia quest’amaro tributo d’amore ai «loosers».

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