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IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI

giovedì 6/5/2010 (ore 21.30) – venerdì 7/5/2010 (ore 22.00)


IL PICOLO NICOLAS E I SUOI GENITORIdi Laurent Tirard con Valérie Lemercier, Kad Mérad, Sandrine Kiberlain, François-Xavier Demaison, Michel Duchaussoy [Francia, 91′, commedia]

Nicolas è un bambino ragionevolmente contento in famiglia e con gli amici, dotato di un’ attiva immaginazione, che da un giorno all’ altro si ritrova nelle ambasce: crede di capire che sua madre aspetti un fratellino o una sorellina e immagina che i suoi lo abbandoneranno nel bosco come Pollicino. ll bambino osserva i comportamenti degli adulti giudicandoli ridicoli, irragionevoli, pavidi; e vive le proprie avventure e disavventure anche scolastiche con un piglio disinvolto, coraggioso e umoristico. Nato dalla penna di René Goscinny, co-autore di Asterix e di Lucky Luke, e dal talento di Jean Jacques Sempé, nel marzo 1959 appare su “Soud Ouest Dimanche”, il primo episodio della serie di racconti umoristici illustrati, che ha per protagonista un bambino che racconta in prima persona le proprie avventure. Qualche mese dopo Le petit Nicolas, fa la sua comparsa sul celebre periodico di fumetti d’oltralpe, “Pilote” e ben presto entra nella storia della letteratura moderna per l’infanzia. A cinquant’anni dalla nascita del personaggio, Laurent Tirard propone un adattamento della serie per il grande schermo. Uscito a fine settembre 2009 in Francia, Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ha già registrato un record di incassi, ripetendo quel piccolo miracolo di diverso tempo prima. Il segreto della pellicola, come del resto della fortunata saga, consiste nel raccontare un universo filtrato dalla sensibilità e dalla fervida immaginazione infantile di uno scolaro e dei propri compagni. Nel dare corpo alla fantasia di Nicolas, il regista mette in scena una Francia degli anni Cinquanta stilizzata, sospesa nel tempo, irreale, dove non esistono criminalità, violenza, indigenza, dove tutt’al più qualche marachella non ha tuttavia gravi conseguenze. Un mondo che sorride delle incomprensioni tra grandi e piccini, che pone sullo stesso piano, le bravate dei ragazzini e le ansie di prestazione dei grandi, dove il caos creativo irrompe benevolmente in un universo fin troppo ordinato.

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