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sabato 11 aprile 2009 (ore 22.00) domenica 12 aprile 2009 (ore 16.00 e 22.00 lunedì 13 aprile 2009 (ore 16 e 21 e 30)

 
*GRAN TORINO* di Clint Eastwood
con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley, William Hill [Auustralia/ U.S.A., 115′, drammatico]
Che fine ha fatto l’ispettore Callaghan, giustiziere solitario al confine tra legge, vendetta e onore? Si è idealmente trasferito in Michigan, ha cambiato nome (Walt Kowalski) e sostituito la cara vecchia Magnum calibro 44 con un fucile da guerra, di quelli usati dai soldati americani in Corea. Già, perché lui ha combattuto in Corea, tanti anni prima. E oggi – ironia della sorte – si trova a dover trascorrere i suoi ultimi anni in un quartiere colonizzato dagli Hmong, immigrati di origine asiatica. Con le loro abitudini, i loro codici, le loro gang giovanili. Non è più il Midwest di una volta, quello che scorre sotto gli occhi disillusi e rancorosi di Kowalski. Non è proprio più l’America di una volta. Che cosa sa della vita Walt Kowalski (Clint Eastwood)? E che cosa della morte? A queste domande risponde Gran Torino (Usa e Australia, 2008, 116′). Lo fa senza alzare la voce, come se quella scritta da Nick Schenk, a partire da un racconto di Dave Johannson, fosse solo una piccola storia a proposito di un vecchio stizzoso, che passa il suo tempo sulla veranda di casa, con un birra in una mano e un fucile nell’altra. In questo sta la grandezza del cinema di Clint Eastwood: nella sua leggerezza, nella sua semplicità, e nella sua capacità di sentire e di far sentire quello che più è umano.

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