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sabato 17/10/2009  (ore 22.00) – domenica 18/10/2009  (ore 21.30)


Locandina BAARIAdi Giuseppe Tornatore, con Francesco Scianna, Margareth Madè, Angela Molina, Lina Sastri, Luigi Lo Cascio [Italia/Francia, 150′, Drammatico]

Tornatore riprende a narrare della terra che ama, la Sicilia, e lo fa con un affresco collettivo che abbraccia numerosi decenni della storia del secolo scorso. Lo fa con quel piglio che a tratti travalica nell’enfasi che ormai gli è proprio quando torna cinematograficamente a varcare lo Stretto di Messina ma anche con la sincera voglia di fare cinema a tutto campo. Baarìa è un autoritratto. In gioventù Tornatore è stato un militante del Pci e la storia dei comunisti italiani incrocia continuamente la storia dei Torrenuova. Peppino, il protagonista, è un ragazzino figlio di pastori, che regala una piccola e transitoria fortuna alla famiglia rubando un po’ di soldi dalla casa del fascio mentre gli americani sbarcano in Sicilia e tutta l’isola impazzisce. Ma il denaro non sudato dura poco, e crescendo Peppino diventa un militante del Pci, che lo manda a scuola (alle mitiche Frattocchie), lo alleva per un futuro da dirigente, lo spedisce addirittura nell’Urss di Stalin dalla quale torna con l’orrore negli occhi e il destino segnato; sarà, per sempre, un riformista, a costo di vedersi contestare dai figli negli anni ’60 e di dover spiegare a uno di loro che riforrnista «è chi sa che, dando la testa contro il muro, si rompe solo il muro». Baarìa si avvale  del lavoro da Oscar dello scenografo Maurizio Sabbatini, che ha ricostruito l’antica Bagheria in Tunisia. I protagonisti sono due giovani sconosciuti — Francesco Scianna e l’esordiente Margareth Madè — ma lungo il film non si contano i cammei, a volte brevissimi, di volti famosi: Monica Bellucci che rifà Malena, Donatella Finocchiaro, Angela Molina, Nino Frassica, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Giorgio Faletti, Leo Gullotta, Aldo Baglio (senza Giacomo & Giovanni), Raoul Bova, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti e Ficarra & Picone, che, come sempre capita ai guitti di talento, rivelano doti drammatiche da attori veri. Se Tornatore avesse girato il film 20-30 anni fa, ci avrebbe messo Franco e Ciccio, con lo stesso risultato: vittoria piena.

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