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giovedì 4/12/08 (ore 21.30) – venerdì 5/12/08 (ore 22.00)

 
*ANIMANERA* di Raffaele Verzilllo
con Antonio Friello, Giada Desideri [Italia, 93′]
Opera prima del regista casertano Raffaele Verzillo, il film è stato girato nel 2006 ma, dopo due anni di peregrinazioni per i festival – dove ha peraltro suscitato molto interesse – ha trovato una casa di distribuzione solo quest’anno. Il motivo sta forse nella scelta di trattare un tema scomodo, un problema rimosso eppure sempre attuale e decisamente in aumento come la pedofilia nel nostro paese, dove ne restano vittime ogni anno 600 bambini. Di qui le difficoltà incontrate dal regista per trovare i soldi con cui fare il film, per poi decidersi di farlo comunque con appena 400 mila euro, 12 mila metri di pellicola, girando in sole 3 settimane con l’accordo degli attori in compartecipazione (tutti hanno accettato di recitare pagati solo se Animanera otterrà utili). Animanera riflette sul rapporto esistente tra i tanti (troppi) casi di maltrattamenti infantili e il numero di criminali che impunemente alleva. Al centro del film c’è un “cattivo colpevole”, abusato nell’infanzia, che ha bisogno di mettere in scena la violenza subita e di sfogarla brutalmente. Senza minimizzare mai la crudeltà del suo crimine e la pericolosità del criminale, l’autore lo osserva adottando di volta in volta i punti di vista dei suoi personaggi: un giudice, un commissario e una psichiatra. Tre sguardi differenti che vorrebbero rispettivamente garantire, punire o concepire una via di approccio alla psicologia del “mostro”. I delitti dell’animanera di Verzillo raccontano l’infanzia di chi li compie dentro la cornice di uno psycho-thriller, rigidamente vincolato ai codici del genere: il serial killer con “licenza di uccidere”, l’indagine poliziesca e quella psicologica, il commissario irascibile e impulsivo, la lotteria dei sospettati e la rivelazione finale.

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