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Gli insoliti sospetti

Saggio/spettacolo degli allievi giovanissimi

CANZONI E COREOGRAFIE: LARA BATTISTA

TESTO E REGIA: ROSITA RABATTI

 

Gli insoliti sospettiSabato 22 maggio 2010 – ore 17:00

Cinema/Teatro Olimpia di Margine Coperta

Patrocinio del Comune di Massa e Cozzile


Una commedia comica…? Un poliziesco…? Un giallo…? Un thriller…? Di tutto un po’ in questa esilarante trasposizione teatrale tratta dalla favola più famosa al mondo, ma rivisitata all’incontrario e con gli occhi dei vari protagonisti, i quali, ognuno col proprio punto di vista, dimostrano che la verità non è mai una sola. Uno spettacolo non solo per i piccoli, ma per le citazioni e le gags proposte molto divertente per un pubblico adulto!

 

i giovanissimi del laboratorio teatrale, alcuni dei quali al quinto anno:

Enya ARRIGONI, Matteo CERCHIAI, Francesco FABIANI, Chiara GIACOMELLI, Gaia LAVINOTTI, Lucrezia LOLLINI, Matteo MAGRINI, Andrea MILUCCIO, Claudia MOTTI, Federica MOTTI, Francesca NATALI, Teresa NEROZZI, Anna PRANDINA, Yordan TSOLOV, Maico VEZZANI

 

scenografia: Luca Giacomelli

disegno luci: Marino F.Arrigoni

console audio: Alessio Lucchesi

riprese e montaggio video: Giacomo Vezzani

advisor e infoline: Comunicazione & Sviluppo

 

Con il Patrocinio del Comune di Massa e Cozzile e la collaborazione del Circolo di Margine Coperta, la scuola di teatro “Progetto Idra” (direzione artistica Marino Filippo Arrigoni) presenta lo spettacolo “Gli Insoliti Sospetti” con gli allievi più giovani del proprio laboratorio teatrale.

 

Gli insoliti sospettiLo spettacolo di quest’anno è una rivisitazione insolita della famosa favola di “Cappuccetto Rosso” che parte però dalla fine della storia per tornare all’inizio attraverso un percorso a ritroso. “Gli insoliti sospetti”, coinvolti in uno di quei casi che mettono in difficoltà le autorità, sono Cappuccetto Rosso, la Nonna, il Taglialegna e il Lupo ognuno dei quali a modo suo racconterà la storia dal proprio punto di vista. Il caso si risolverà quando i sospettati decideranno di porre fine alle ostilità e cercare insieme il vero colpevole. Gli elementi della favola classica di Cappuccetto Rosso in realtà servono solo come pretesto per dare vita ad un racconto del tutto nuovo ed originale. Nessuno è cattivo e nessuno è buono questa volta tra i protagonisti. Ognuno di loro ha identità nascoste e riveste ruoli che non ama: altri desideri albergano in ciascuno di loro. Un cattivo però, diciamo la verità, c’è come in ogni storia che si rispetti: il più innocuo, a prima vista, (come succede spesso anche nel mondo reale), insospettabile, improbabile; un infiltrato che nella favola originaria non compariva, che destabilizza l’ordine del racconto e l’intreccio dei fatti.

 

Gli insoliti sospettiIl soggetto “appetibile”, infatti, stavolta non è la nonna, ma una cosa preziosa che le appartiene e che fa gola a molti. Insomma un Cappuccetto Rosso rivisto e rivisitato, ironico, divertente, movimentato, che ci offre due importanti spunti di riflessione. “Se un albero cade nel bosco”, subito dopo non ci sarà solo una versione, ma ben tre: quella tua, quella degli altri, quella dell’albero. Tu sei come ti vedi, ma anche come ti vedono gli altri e forse i due punti di vista possono non coincidere e questo vale per ogni accadimento della vita, aldilà di ogni facile giudizio. Dubbio pirandelliano dell’Uno, Nessuno, Centomila. Ovviamente poi la bellezza del lieto fine ottenuto mettendosi tutti insieme; i vecchi nemici che si scoprono capaci di aiutarsi e collaborare per sconfiggere un nemico comune. Come dovrebbe accadere anche nella vita, l’unione in nome di un unico scopo condiviso. Troppe storie avrebbero bisogno di un lieto fine e spesso basterebbe mettere da parte i pregiudizi per cercarlo tutti insieme.

 

Ancora una prova difficile, stimolante e di qualità per il nostro giovane gruppo di teatro che annovera ragazzi già al quinto anno di laboratorio: praticamente già dei veri attori.

 

Questa trasposizione teatrale mantiene tutte le citazioni, fin dal titolo, di molti soggetti cinematografici. L’opera, che mette in risalto le cose buone e quelle meno buone dei rapporti umani, risulta un prodotto spassoso e adatto a grandi e piccini. La storia e i dialoghi sono davvero spassosi e la buffa caratterizzazione di alcuni personaggi rende esilaranti molte scene. Siamo davanti alla messa in ridicolo delle fiabe tradizionali, ma il gioco vero, per i nostri piccoli attori (come ogni anno del resto), è quello dell’immedesimazione in personaggi sia reali sia fantastici che hanno stimolato la loro creatività, permettendogli di esprimere il meglio di sé e rendendo credibili certe situazioni, difficili anche per attori adulti.

 

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